Iside è il cristallo Maestro simbolo del potere creativo femminile, della forza interiore e dell’autoguarigione. Oggi vi raccontiamo di questo cristallo, delle sue caratteristiche e del come utilizzarlo, con qualche riferimento interessante alla leggenda che lo avvolge.
La leggenda
Iside, nata dall’unione di Nut (dea del cielo) e di Geb (dio della Terra) era innamorata di Osiride, erede del trono di Ra, nobile, generoso e destinato a grandi imprese. Questo amore fu spezzato dall’invidia di Set che con uno stratagemma eliminò Osiride rinchiudendolo in una cassa per poi farlo a pezzi e i suoi pezzi disperderli per tutto il regno d’Egitto. Iside precipitata in uno stato di profonda disperazione riuscì a riprendersi aiutata dalla dea Hathor (dea dell’amore e del nutrimento), e cominciò a cercare i pezzi del suo amato. Lo ricompose pezzo per pezzo tranne che per il suo fallo che era stato gettato nell’oceano e mangiato da una balena. Invocò l’aiuto di Thot e con i suoi poteri magici ricompose per una sola notte d’amore tutto il corpo dell’amato Osiride. E in quella notte fu concepito Horus. Osiride aveva vinto la morte grazie all’amore e al potere femminile della sua amata Iside.
Il cristallo Maestro: Iside
La sua caratteristica è quella di avere la faccia principale la cui forma è quella di un pentagono. La sua funzione è quella del potere dell’autoguarigione, di ripristinare la forza interiore, di donare determinazione e perseveranza per raggiungere gli obiettivi prefissati. Ha, inoltre, la capacità di portare rinnovamento nella vita e di far prevalere la verità e la giustizia attraverso un cammino nelle profondità della sofferenza umana.Ci guida nella guarigione delle ferite emozionali aiutandoci a risvegliare in noi chiarezza e lucidità, compassione e dedizione. Ha la capacità di aiutare a bilanciare le due polarità attraverso cui si esprime il nostro mondo e la nostra realtà. Giorno e notte, maschile e femminile, gioia e dolore. Apportando equilibrio e armonia nella danza degli opposti. In sintesi, ci guida verso l’Unità, verso il Tutto da cui ci siamo distaccati lungo il nostro percorso terreno.
Simbologia del cinque
È la rappresentazione del piano fisico, intesa come manifestazione della responsabilità sociale. Chi siamo diventati, quale famiglia abbiamo costruito, in che società viviamo. E raggiunta la conoscenza del mondo fisico e acquisita la consapevolezza di ciò che siamo attraverso i cinque sensi, dobbiamo rimetterci in cammino attraverso il sesto senso dell’intuizione. Il cinque deve evolversi nel sei che rappresenta la conoscenza interiore che supera i confini fisici e approda nel mondo spirituale.
Per chi è utile
- Sia donne che uomini possono utilizzarlo per integrare le loro emozioni e sviluppare il loro potere intuitivo.
- Per i bambini o per chi ancora è un Peter Pan è utile nello sviluppo della stabilità emozionale.
- Per gli ipersensibili che si identificano esageratamente con la sofferenza altrui causandosi profonde ferite emozionali.
- Per chi vive un lutto e soffre per la mancanza della persona amata.
- Per chi deve essere traghettato al di là di questa dimensione terrena.
Come utilizzarlo
- Posizionate il cristallo Iside sul terzo occhio e/o al centro del cuore.
- Oppure indossatelo e portatelo con voi
- Oppure tenetelo sotto il cuscino, vicino alla persona che sta attraversando il ponte, la aiuterete nella sua fase di transizione.
- Posizionato sul terzo occhio insieme all’Azzurrite vi aiuterà a ricordare le situazioni che hanno bisogno di essere guarite.
- Posizionato sul chakra del cuore con Quarzo rosa, Avventurina e Dioptasio vi aiuterà a ritrovare nuovo vigore.
- Durante una meditazione potete tenerlo nella mano destra e carezzarlo con l’indice della sinistra dolcemente dal basso verso l’alto.
- Per i più esperti, si può fissare con intensità l’estremità dell’Iside a cinque facce e poi portare il cristallo sul cuore, questo farà si che si accederà al proprio tempio interiore.